La nota stampa del consigliere comunale di Fondi, Salvatore Venditti (Camminare Insieme).
“Nuovi (vecchi) problemi nel reparto di Medicina dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi. Ancora una volta la carenza di personale, dovuta a una mancata programmazione da parte dei vertici dell’Asl di Latina, si abbatte sul nostro nosocomio. Da luglio di quest’anno l’azienda è stata messa al corrente della legittima richiesta di avvicinamento a casa da parte di un medico del reparto. A seguito di questa richiesta non c’è stato nessun segnale da parte né del DG, la Dott.ssa Silvia Cavalli, né del Direttore Sanitario Aziendale, il Dott. Parrocchia. Tant’è che dopo qualche settimana, a seguito delle dimissioni del suddetto medico, i due dirigenti dell’Asl si sono trovati senza una soluzione già pronta, con il risultato che abbiamo oggi, a metà novembre, un reparto in difficoltà e i Direttori del presidio con il fardello di trovare una risposta senza però avere i mezzi necessari.
Da più di un mese il reparto di Medicina si trova con soli due medici internisti e altri professionisti che, con grande senso di responsabilità, si sono messi a disposizione della comunità per coprire alcuni turni in ambulatorio. Questo anche grazie all’attività ‘diplomatica’ del Dott. Ciarlo a cui va riconosciuta certamente la volontà di risolvere il problema con pragmatismo.
Cosa che è certamente sconosciuta alla Dott.ssa Silvia Cavalli e al Dott. Sergio Parrocchia che, sollecitati dai sindacati in una riunione svoltasi a fine ottobre, sembravano quasi all’oscuro di ciò che stava accadendo nel reparto di Medicina del nostro nosocomio. Tant’è che la soluzione da loro proposta ai responsabili del reparto – che avevano una seria difficoltà a completare la turnazione di novembre – è stata quella di tenere libere le caselle non coperte così da poterle riempire con i medici presi dalla loro piattaforma. Ma oggi quelle caselle sono ancora vuote, e il mese sta passando con i medici costretti a fare dei doppi turni massacranti.
Ma ovviamente la piattaforma è solo una toppa (per giunta peggio del buco), perché i turni coperti da questi medici hanno un costo per l’azienda di circa 150€ l’ora, quindi 1.000€ a turno e quasi 30.000€ al mese. Più di 300.000€ per 12 mesi. Completamente fuori mercato. Se pensiamo che il costo di un medico regolarmente assunto e assegnato a quel reparto è di circa 60.000€ l’anno. Conti alla mano è chiaro che è una situazione economicamente insostenibile. Talmente chiaro che fa pensare che forse l’intenzione è quella di riproporre lo schema attuato anni fa con chirurgia: fu chiusa per carenza di medici e si tenne aperto il reparto solo al Fiorini di Terracina. Come disse Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
Pensiamo sia fuori da ogni logica avere un reparto di Medicina gestito in questo modo, i vertici dell’Asl continuano a non ascoltare gli allarmi che arrivano dagli operatori, dai sindacati e dai cittadini. Non capiamo perché continuare a mettere pezze a peso d’oro anziché bandire un concorso per medici internisti.
La Regione Lazio è uscita fuori dal commissariamento, quindi gli strumenti ci sono, non è più tempo di accampare scuse o fare orecchie da mercante quando si parla dell’Ospedale San Giovanni di Dio. I vertici dell’Asl di Latina diano seguito alla delibera del 16 Settembre di quest’anno, che prevede appunto l’assunzione di personale medico”.
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