LATINA – “Ci risiamo. Ancora una volta la giovane Valeria Campagna si erge a paladina della giustizia e, attraverso un post sui propri profili social, attacca tutto e tutti con una superbia e una superficialità che, ritornando ai fatti e non restando alle parole, dovrebbero far riflettere la città e soprattutto i suoi giovani. Ci chiediamo, citando la celebre canzone di Elodie: Valeria, che cosa ci resta di te?”.
A dichiararlo, in una nota, due giovani esponenti del centrodestra, Luca Palmegiani di Forza Italia e Lorenzo d’Erme di Latina nel Cuore.
“Messa in soffitta per qualche istante l’estenuante campagna elettorale delle regionali, infatti, la consigliera Campagna è tornata a parlarci di Latina. Dopo che la Prefettura, il Tar e il Consiglio di Stato hanno deciso di rimandare 22 sezioni a votare – viste le gravi irregolarità sistemiche riscontrate, le quali hanno inquinato le operazioni elettorali dello scorso ottobre – quest’ultima ha cercato di minimizzare l’accaduto, seguendo la strada tracciata dell’ex primo cittadino Coletta che in questi giorni ha cercato a più riprese di sminuire. Ci chiediamo, a questo punto, come faccia la Campagna a parlare di trasparenza e legalità.
Trasparenza, infatti, significherebbe riconoscere che tre quarti delle promesse fatte nel 2021 non sono state mantenute – così come avvenuto nel 2016; trasparenza vorrebbe dire spiegare perché siano state assegnate mansioni superiori ad un dipendente a processo per corruzione che, seppur legittimo come atto, fa storcere il naso, vista la campagna elettorale basata sulle vicende giudiziarie del candidato Zaccheo; trasparenza significherebbe spiegare perché fare un accordo con una parte del centrodestra per governare la città, quando fino al giorno prima venivano considerati al pari di criminali: ancora aspettiamo risposte sensate nel merito, diverse dal solito “senso di responsabilità” – che non si capisce bene quando debba esser utilizzato o quando sia valido”.
“Ma soprattutto” proseguono i due giovani del centrodestra “trasparenza significherebbe ammettere che una consigliera con delega agli spazi e che parla tanto di giovani abbia fallito, trovando come risposta al problema solo tre centri anziani – in una città che cerca di divenire a tutti gli effetti un polo universitario. Dopo aver avuto la delega alla biblioteca nel 2016, infatti, in questa legislatura la Campagna ha avuto quella agli spazi. Risultato? Biblioteca chiusa da quattro anni e nessuna programmazione seria sugli spazi studio, se non il convergere sulla proposta portata avanti dai consiglieri Pannone e Majocchi.
Come al solito a mancare è la programmazione: non solo per quanto riguarda la biblioteca, ma anche in relazione al Teatro, all’ex Garage Ruspi, per non parlare dei rifiuti e del pessimo funzionamento del sistema di raccolta differenziata. Parenti, amici e conoscenti ci riferiscono a più riprese quanto ormai la città sia irriconoscibile: ovunque l’ex amministrazione Coletta abbia messo mano, è stato fatto danno. Invece di mettere in campo la classica politica da Bar giustizialista, perché non riflettiamo sul fatto che diversi progetti non hanno mai visto luce dopo 6 anni? Parliamo di ben due legislature, di cui una con maggioranza bulgara e senza particolari ostruzioni. Invece di parlarci attraverso i social di quanto vogliano bene ai giovani, chiariscano piuttosto come hanno fatto a perdere 11 milioni del PNRR sulla rigenerazione urbana, al pari degli oltre 6 milioni per le scuole, nonché i fondi per le passerelle dei disabili al lido di Latina (alla faccia dell’inclusività!).
Duole vedere una giovane attivista politica – che poteva rappresentare una speranza per tutti noi – abbassarsi al livello di quella vecchia politica tanto criticata nei suoi post. Vogliamo lanciare un messaggio a Valeria Campagna: il secondo tempo non è finito, non è proprio iniziato, dato che siete rimasti negli spogliatoi. Nel 2016, quando è stata eletta, doveva rappresentare l’entrata dei giovani nella politica cittadina: tuttavia, ad oggi, ha solo dato dimostrazione che quelle lotte per uscire dagli schemi della vecchia politica, fatta di accordicchi e di incoerenza, sono rimaste parole vuote” chiosano Palmegiani e D’Erme.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.