ROMA – Giu – “Malagrotta, sotto amministrazione controllata dall’autorità giudiziaria, è in fiamme. Li ci sono due impianti tmb dove finisce il 50% dell’indifferenziato prodotto da Roma ogni giorno. In più c’è il gassificatore fermo. Li c’è la mostruosa discarica, chiusa il 1 ottobre 2013 dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, senza un’alternativa.

Ora il ciclo andrà ulteriormente in tilt se dovesse essere bloccato tutto proprio nel mezzo della manutenzione estiva degli altri impianti: Roma invasa dai rifiuti e le province spalancheranno le porte, fornendo la massima capacità dei tmb di Aprilia, Viterbo e Frosinone, oltre al resto d’Italia e d’Europa. Il che tradotto aumentano la Tari e le polveri sottili per il conferimento dei rifiuti altrove”.

Lo scrive il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, Angelo Tripodi, sui social network.

“Nel frattempo, la chiusura degli impianti pubblici da parte di Zingaretti – dai termovalorizzatori alla discarica di Colleferro, dove sono stati buttati 12,6 milioni di euro, liquidati il 28 dicembre 2016 dalla giunta regionale, per gli ammodernamenti – e la mancata attivazione di nuovi siti all’avanguardia sprofonderanno Roma e il Lazio.
Un fallimento sulle politiche dei rifiuti dal 2013 e, ancora ieri, la giunta Zingaretti ribadiva il no alla modifica del piano rifiuti, ma sì al termovalorizzatore di ultima generazione che la giunta Gualtieri vorrebbe realizzare dopo averlo ostacolato con ogni mezzo.
Quanta miopia. Sia messa in sicurezza la popolazione. Sia salvaguardata la salute dei cittadini.  Siano assicurate le cause dell’incendio. Doloso – come per il tmb di via Salaria di qualche anno fa? – o no, questa è l’immagine delle politiche di Zingaretti sui rifiuti. Sia commissariato, ora’‘.

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