LIVORNO – Il professore universitario Alessandro Orsini è da oltre due mesi a questa parte uno dei più importanti analisti del conflitto attualmente in corso in Ucraina. Spesso presente in televisione negli ultimi tempi ha iniziato a fare i tour delle città raccontando nei teatri la sua verità sulla guerra.
Orsini avrebbe dovuto esibirsi a Livorno il 23 maggio con un monologo dal titolo “Ucraina – Critica della Politica Internazionale“ ma, come dichiarato ieri dal sindaco in consiglio comunale, la sede del Goldoni non sarebbe idonea perchè: “Il teatro non può essere dato in concessione per interventi con temi di natura politica”.
Tale decisione ha scatenato, scala nazionale compresa, un mare di polemiche anche se il primo cittadino ha tenuto a specificare che: “La mancata concessione non ha niente a che vedere con Orsini, né con tesi e argomentazioni che avrebbe liberamente portato”. Al Goldoni non si può parlare di politica dal 2017, anno in cui l’allora sindaco Filippo Nogarin firmò un atto apposito.
La questione ha incendiato il consiglio comunale di ieri, venerdì 29 aprile, con le opposizioni che hanno gridato alla censura mentre il sindaco ribatteva, ricordando che: “Orsini è sin da ora invitato a esprimere le sue idee nella nostra città in una location, anche pubblica”. E così sarà visto che il professore, su concessione Seif – la società che organizza lo spettacolo e che edita Il Fatto Quotidiano, che ha raccontato il no del Goldoni – ha noleggiato i 600 posti al teatro 4 Mori.
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