Piercarlo De Fabritiis ha rappresentato per anni il leader indiscusso dei monarchici in provincia di Latina. Originario di Itri – insegnante di lingua inglese – è deceduto nel 2020. Era convinto, appasionato nel fare politica, diffondere cultura e fare proseliti verso la sua causa. Nella provincia pontina nel referendum del 2 giugno 1946 prevalsero i favorevoli alla repubblica. Gli esponenti più rappresentativi di allora di fede monarchica erano Giovanni Longo e Arturo Della Scala. Conoscevo bene Piercarlo, quando gli domandai perchè si considerava favorevole al Re affermò con convinzione: “Sono nati per governare, la successione dinastica non si discute”. Tra i monarchici pontini figurò anche il noto penalista Michele Pierro, consigliere provinciale del Pdium. Quando nel 1983 morì Umberto II, Re d’Italia in esilio, il professor De Fabritiis si recò a Sabaudia – città costruita in onore di Casa Savoia – prelevò un lembo di terra per portarlo ad Altacomba e porlo sulla tomba del Re di Maggio. E’ stato anche un estimatore e fedelissimo di Amedeo d’Aosta che viveva tra la Toscana e Pantelleria. Quando Alfredo Covelli parlava in piazza del Popolo a Latina, a capo di , era in prima fila ad applaudire il segretario del partito durante i comizi elettorali. La sua biblioteca era ricchissima di libri sui Savoia, sugli Aosta e altre dinastie a loro collegate per parentela. Quando ero titolare di una libreria in via Isonzo, un pomeriggio mi telefonò – 40 anni fa – un amico della Digos, chiedendomi: ” Come mai arrivano nel tuo negozio tanti libri della casa editrice Rusconi, scritti da Gigi Speroni, con interesse verso il Duca d’Aosta? Risposi: “De Fabritiis organizza convegni, compra i libri da noi”. La telefonata si concluse subito: “Va bene così, perfetto”. Piercarlo era molto stimato in città, nulla da parte sua contro la legge vigente. Piercarlo faceva parte di un gruppo denominato e della Consulta dei Senatori del Regno.
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