LIVORNO – L’uomo aveva costretto la sua nipotina da quando la piccola aveva 6 anni e fino agli 11 a subire atti sessuali, consistiti in toccamenti delle “parti intime”, mentre la piccola era in camera dello zio, con i genitori che, ignari di quanto accadeva, erano tranquilli in casa, pensando che la loro figlia giocasse con lui al computer.
La bambina, nel corso degli anni, crescendo, aveva cercato di evitare tali comportamenti ed aveva iniziato a non andare più in camera dello zio, ma quando – ormai diciassettenne – ha notato che l’uomo aveva iniziato ad avere gli stessi atteggiamenti con la sua sorellina più piccola (11 anni), ha raccontato tutto a degli amici e ad un’insegnante, questo avvertimento ha fatto scattere un avviso alla Polizia.
Le indagini sono state prontamente avviate dalla Squadra Mobile e all’esito dell’iter processuale è arrivata, per l’uomo, riconosciuto parzialmente incapace di intendere e di volere, la condanna definitiva alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione.
L’uomo è stato immediatamente rintracciato ed arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile livornese e condotto nel carcere “Le Sughere”.
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