Tante librerie hanno chiuso i battenti a Latina nel corso degli anni, c’è chi resiste e migliora continuamente. L’attività commerciale della famiglia Sicconi non si ferma mai nella centralissima via Emanuele Filiberto, con la presenza dal 1959 del pimpante Ottavio – 92 anni – e dei figli Marco e Matteo. La storia di Ottavio Sicconi è la stessa di trecentomila giuliano-dalmati, istriani fiumani costretti dopo la seconda guerra mondiale a lasciare le loro città dopo l’avvento al potere in Jugoslavia del maresciallo Tito. A Latina furono accolti bene, la famiglia Sicconi si dedicò all’inizio a gestire una trattoria a Cisterna, poi l’apertura in corso della Repubblica di un libreria che ricordano in tanti, vicino piazza San Marco. Nel 1963 fu inaugurata la “Manzoni” di proprietà di Mario Sicconi, fratello minore di Ottavio. Un bel tandem, nel segno dei testi scolastici, di libri di varia, cancelleria, articoli da regalo. Le librerie sono sempre di meno, non sto parlando delle grandi catene come Mondadori o Feltrinelli, i cui punti vendita continuano a essere punti di riferimento ma dei negozi dove da ragazzi si andava per acquistare un libro da leggere per la scuola o da regalare a parenti ed amici. Poi la libreria di Ottavio – ora guidata dal figlio Marco – si è traferita in via Emanuele Filiberto con l’insegna “Tuttoscuola”, riferendosi alla specializzazione in testi scolatici nuovi e usati. In quel luogo civettuolo si discute di argomenti attuali, vengono organizzate presentazioni di libri con il classico firma copie. Matteo – il figlio maggiore – è un promotore finanziario ma spesso lo trovi in libreria. Gentilezza, cortesia e professionalità non mancano, la tecnologia è al servizio del cliente informato continuamente tramite il telefono cellulare Hanno cominciato in pochi metri quadri affianco la farmacia San Marco. ” Se entra una carrozzina siamo in crisi, restano solo altre due persone”, ripeteva il buon Ottavio sconsolato, poi la gioielleria Giovannetti decise di ingrandirsi occupando quel locale, il naturale il fortunato trasferimento di fronte l’hotel Europa è stata la conseguenza.
Ho iniziato a frequentare per motivi scolastici – nel lontano 1963 – proprio la libreria Sicconi dove sono cresciute generazioni di studenti pontini. Qualcuno sbagliava nella richiesta, ricordo: “Mi dia la coscienza di Svevo di Italo Zeno”. C’era il senso del lavoro, l’amore per i libri e la cultura che Ottavio cercava di trasmettere nel suo negozio. Un amarcord delle vecchie librerie, soppiantate dai centri commerciali, ma anche il rimpianto per quei luoghi dove i ragazzi potevano incuriosirsi a un romanzo. Ora accendi il computer, vai su Amazon, ordini un libro che arriva il giorno seguente. Ma la libreria dei Sicconi resiste, eccome. Dieci e lode.
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