E’ l’auspicio in cui il consigliere comunale d’opposizione Massimo Celebrin spera per gli abitanti di Borgo Vodice, “giunti all’esasperazione dopo tante promesse non seguite da fatti concreti”.
“Siamo a un punto di non ritorno, davanti a un bivio: o il ritorno alla palude o strade mai tentate prima” scrive Celebrin, passando poi ad elencare i disagi più sentiti dai cittadini della frazione. A partire “dall’odissea della palestra restaurata, ma riconsegnata senza riscaldamenti”. “E la scuola materna? È vero che gli arredi della scuola non sono stati comprati dal Comune? Come mai a distanza di due anni dopo le promesse del Sindaco non si è riusciti ad acquistare un forno certificato per poter rendere utilizzabile al 100 % la mensa scolastica? In che anno sono state fatte le ultime manutenzioni ai giochi presenti all’interno dell’area verde della scuola dell’infanzia?”. Tutta una serie di domande a sottolineare i disagi che avversano la vita del Borgo.
“Vogliamo interventi rapidi e risolutivi va giù duro il consigliere di minoranza-, basta canzonette di propaganda, parole appiccicate a casaccio tipo Sabaudia-investimenti, Sabaudia-turismo, Sabaudia-fascino.
Non c’è niente di più vuoto di senso e superficiale di questi ‘taglia e cuci’ vintage che fanno eco a tempi andati, ad un passato luccicante che non esiste più. E non esiste più perché la scia si è esaurita, spenta, andata per sempre, a dimostrazione del fatto che l’impegno sul territorio deve essere costante, coraggioso, deve contenere visioni e la spinta al rinnovamento che è resilienza, che è vita”.
“I gervasiani hanno promesso tante cose – aggiunge Massimo Celebrin – e invece hanno ingrossato le file della politica scroccona che fagocita i buoni propositi succhiando futuro, seccando le energie, spegnendo l’entusiasmo di chi ha creduto nel grande salto”.
Ma lui, guardando all’Amministrazione che sortirà dalle prossime elezioni, crede fermamente in un’inversione di marcia, che quel grande salto sia ancora possibile “perché dalle difficoltà nascono le opportunità; conosco la resilienza di tanti cittadini, di tante famiglie che hanno conosciuto la fatica vera di dare un futuro a questo territorio a suo tempo, e non accetteranno compromessi perché hanno rispetto del luogo e delle sue potenzialità a differenza dei politicanti di passaggio”.
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