Lungi dal voler polemizzare con l’attuale Amministrazione, l’ex consigliere comunale Marcello Pastore sente tuttavia di stigmatizzare l’intervento di “Cittadini per Sabaudia”, pubblicato qualche ora fa, con oggetto il progetto di implementazione del sistema di videosorveglianza al centro e nei borghi.

“Un organismo non ufficiale e formalmente esterno all’apparato amministrativo in carica, partito dal fuoco sacro degli amministratori, ma sfuggito poi al loro controllo, dedito a distribuire parole che lasciano intendere scarsa conoscenza di un argomento così serio per la città, come la sicurezza” scrive Pastore, mostrando “sorpresa per il silenzio dell’amministrazione di fronte a questa sorta di autogol, all’esternazione cioè di inesattezze che non contribuiscono certo alla tutela del suo lavoro, provenienti proprio dal gruppo che la sostiene”.

L’ex consigliere non risponde direttamente né punto per punto al comunicato di “Cittadini per Sabaudia”: invita solo “questi ragazzi a leggere un documento approvato dal consiglio comunale, e quindi con valore di legge, il cui titolo è Regolamento per l’uso del sistema di video sorveglianza del Comune di Sabaudia”.

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