Sigarette e… radiolina

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Non c’erano solo i camperos, i cappotti di montone, jeans e i ray ban nel ventennio fino al 1900. L’abbigliamento dei ragazzi in quel periodo si arricchiva anche di un altro accessorio, non indispensabile ma determinante, che serviva per essere sempre aggiornati, ascoltare musica e le… partite. Tutto vero, quanta nostalgia. La radiolina, dalle più piccole alle mastodontiche da utilizzare nelle gite collettive per generare quella atmosfera particolare propria dei più giovani, era quell’accessorio da non dimenticare, come le sigarette per chi non ne poteva fare a meno. Il microfono in uscita e la radiolina in entrata modulavano la notizia riportando il “fatto “ in tempo reale. A Latina, come del resto in ogni parte d’Italia, si andava allo stadio muniti di questo piccolo “elettrodomestico” come era catalogato allora. Lo sportivo di Latina iniziava il weekend il sabato pomeriggio dividendosi tra i vari campi, dove c’era sempre una partita delle giovanili del Latina Calcio, e i gli impianti di periferia poi, verso le sei, tutti al palazzetto per il basket (ancora non c’erano volley e calcio a 5). Anche qui giovanili e, sporadicamente, qualche anticipo di grande spessore. La domenica mattina appuntamento ancora alla Fulgorcavi per le giovanili nerazzurre o nei borghi per le squadre del posto ma, ma, ma l’appuntamento alle undici era per il basket, Ab Latina o Sicma Sud secondo calendario senza mai dimenticare, però, le ragazze. E il pomeriggio? Quando c’era il Latina tutti allo stadio o alla Fulgorcavi dove si esibiva la squadra di Neno Fascetti, ma mai dimenticare la periferia. Poi una volta chiusa la parentesi Fulgorcavi, l’impianto venne gestito dal Latina calcio e con tutte le giovanili in quell’impianto la tifoseria arrivava in massa. Si, ma la radio? Niente di più semplice: serviva per ascoltare tutto quello che era lo sport del capoluogo. Tutto era raccontato, il basket, il calcio, il baseball, i notiziari. E sembrava sempre di essere sul posto. La voci dei radiocronisti del capoluogo, in primis i più “rodati” Renato Di Bella e Gianfranco Pardo poi, Enzo De Amicis , Paolo Iannuccelli, Gian Paolo Calzolari e Antonio Di Civita facevano vivere il momento con le loro voci dagli altri campi (Gli altri colleghi facevano parte delle Tv). Già, le tv! Ed eccoci allora a raccontare i programmi del piccolo schermo: si iniziava il sabato sera con le anticipazioni di Gigi Molella poi la domenica sera, prima il resoconto sui risultati a Telelazio quindi la partita del Latina con Mario Pellegrini, in seguito Umberto Paluzzi. Antenna 1 invece, con Francesco Di Leginio, proponeva anch’essa il Latina. Mentre il Lunedì’ sera spazio alle partite delle tre squadre di Roma: Almas, Romulea e Bancoroma con il commento di Umberto Paluzzi. Mentre le radio, tra redazionali e trasmissioni specifiche iniziava la settimana fornendo a sportivi e tifosi ogni ragguaglio e previsioni. La radio, però, era padrona assoluta: si poteva ascoltare ovunque grazie anche all’auricolare. Quando poi arrivarono gli altri sport di qualità nel territorio microfoni, voci e ricezione diventarono professionali ma di questo ne parleremo prossimamente.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.