LATINA – Ieri sera in piazza Dante, Latina, la Lega ha chiuso la sua campagna elettorale alla presenza del leader del partito Matteo Salvini, il quale ha tirato così la volata a Vincenzo Zaccheo, candidato sindaco del centrodestra. «Grazie per essere qui» ha asserito Salvini appena salito sul palco con al suo fianco proprio l’aspirante primo cittadino Zaccheo: «Questa è l’Italia, non quella disegnata da qualche giornalista che di professione fa il guardone che sbircia dal buco della serratura, quello che fa la gente a casa sua di notte. Mi mancavano i giornalisti e i politici guardoni. Noi siamo proiettati nel futuro ma, allo stesso tempo, orgogliosi della nostra storia, delle nostre radici e delle nostre tradizioni che nessuno si può permettere di cancellare”. Subito un primo affondo, con un chiaro riferimento ala vicenda Morisi che sta riempiendo le pagine dei giornali in questi giorni.

Poi Salvini incalza, parla, senza fare nomi, della notizia di giornata, la condanna dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, toccando altri temi caldi della politica nazionale come quello delle pensioni, di quota 100 e Legge Fornero, passando per reddito di cittadinanza e green pass. Una battuta anche su Claudio Durigon, presente anche lui sul palco di piazza Dante: «Un applauso enorme per un amico, Claudio Durigon, che per Latina ha fatto tanto e ancora farà. Si occuperà di tutto ma non di toponomastica» ha detto facendo riferimento al caso dell’intitolazione del parco Falcone Borsellino.

Salvini si sofferma anche sull’importanza del voto del 3 e 4 ottobre. «Sono contento che la squadra abbia scelto qualcuno di esperienza – ha detto facendo riferimento al candidato primo cittadino Zaccheo – perché nei prossimi cinque anni non possiamo permetterci di perdere tempo; servono sindaci rapidi, onesti sì, ma competenti e che sappiano parlare di ospedali, porti, raccolta differenziata; serve una città pulita, sicura per tutti e soprattutto per donne e ragazze e che possano uscire di casa all’ora che vogliono e vestite come vogliono» e ancora: «Latina è nata dalla fatica e dall’accoglienza e va verso il suo centenario, proiettata nel futuro. Io sono contento di essere qua, stia ai Parioli Calenda e la Raggi a Roma con i cinghiali. Oggi qualche giornalista mi diceva ‘si vota nelle grandi città, perché vai a Latina? Non hanno capito un c…, perché per me Latina è molto più importante di tanto altro».

In conclusione, infine, un appello al voto. «Non è che a Latina grazie a voi la vinciamo al primo turno e Zaccheo va in ufficio lunedì pomeriggio? La vittoria al primo turno passa da voi: c’è ancora un 40% di indecisi e ogni vostro voto è importante per avvicinarsi alla meta a Latina e un aiuto per me e per l’Italia». Chiosa finale di Claudio Durigon: «Convincete i vostri vicini, i vostri parenti, amici, le vostre compagne o le vostre amanti ad andare a votare, a votare Lega e Vincenzo Zaccheo per mandare a casa Coletta che ci siamo stancati. Questo è il tuo popolo, da qui parte la tua vittoria – ha poi concluso rivolgendosi a Zaccheo -. Oggi abbiamo bisogno di Latina».


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