“Sulla storia del libro di fine mandato ha ragione il capo di gabinetto del Sindaco quando afferma che è una consuetudine ma….. ma è successo anche un grosso pasticcio e non è per gli 8000 euro. La determina del 10 agosto va a cozzare con l’art. 29, 6° comma, della L.n. 81 del 1993 che cita “ è fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsivoglia genere, ancorchè inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa”. La campagna elettorale inizierà il 3 settembre e quindi l’amministrazione è palesemente fuori tempo massimo. A tal proposito è utile citare la sentenza 225/2019 della Corte dei Conti della Sardegna dove veniva condannato un Sindaco per un caso analogo:

 “La violazione dei divieti di cui agli artt. 9, comma 1, della L. n. 28/2000 e 29, 6° comma, della L. n. 81/1993, discende dal fatto che la descritta attività di comunicazione/propaganda non sia stata realizzata dal sindaco uscente … in qualità di privato cittadino partecipante ad una competizione elettorale, ma in qualità di sindaco ponendo i relativi costi a carico delle casse comunali.

Continuo dalla sentenza: …la Relazione deve essere predisposta non oltre il sessantesimo giorno antecedente la data di scadenza del mandato – e per le modalità di comunicazione – la Relazione deve essere pubblicata sul sito web istituzionale del Comune ed inviata alla Corte dei conti senza che in alcun modo ne sia prevista la stampa e la diffusione tra la cittadinanza”.

Fino a qui nulla di buono sotto il cielo: una prefazione propagandistica su un volume che verrà pagato dai contribuenti. Quello che è strano è che stando alla delibera sarebbe stato effettuato nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale ma….c’è sempre un ma, la determina del 10/08/2021 cita tra l’altro “di affidare la realizzazione dei servizi in premessa specificati alla ditta ….” Quindi il 10 agosto decidono di mandare in stampa duemila copie, che sono già introvabili (!!!!)  copie che nell’ultima pagina ha la dicitura ”Finito di stampare giugno 2021”e qui i problemi si complicano: l’ordine è di agosto ma il libro è stato stampato due mesi prima. Parafrasando il discorso di Pericle agli ateniesi che apre il libro incriminato:  un cittadino ateniese non si fa la campagna elettorale con i soldi pubblici”.

È quanto denuncia in un comunicato Sergio Sciaudone, candidato sindaco di Latina per la lista Solidarietà Sociale


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