Il ministro Patuanelli visita le eccellenze agricole toscane. L’obiettivo: impiegare al meglio il Recovery Plan nel comparto agricolo a

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In foto, da sinistra verso destra rispettivamente il Ministro Stefano Patuanelli, il deputato Francesco Berti e Luigi Galimberti CEO di "Sfera Agricola"

Si è svolta ieri mattina la visita del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli in Toscana. Accompagnato dal deputato del MoVimento 5 Stelle Francesco Berti, il Ministro ha visitato l’azienda “Sfera Agricola”, nata nel 2016 in provincia di Grosseto con l’obiettivo di realizzare il primo impianto di produzione di ortaggi completamente sostenibile attraverso la costruzione di una serra idroponica innovativa ed efficiente. La visita è proseguita presso il Consorzio di Tutela Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, che riunisce 60 produttori, e la Cantina Guado al Tasso, due eccellenze mondiali nella produzione vinicola.

«Si è trattato di una visita importante – spiega il Deputato Berti – realizzata con l’obiettivo di far conoscere al Ministro alcune delle realtà più innovative ed interessanti del comparto agricolo toscano. Nella nostra regione sono 80mila le aziende agricole per un totale di quasi 60mila addetti. Si tratta di una parte fondamentale dell’economia Toscana e del tessuto, non solo sociale, ma anche culturale del nostro territorio».

L’incontro toscano si è rivelato molto proficuo e il Deputato Berti ha accompagnato il ministro in alcune eccellenze del territorio con l’obiettivo di utilizzare al meglio i fondi che il Recovery Plan mette in campo per la modernizzazione e lo sviluppo sostenibile del comparto agricolo.

«Come nel caso di ‘Sfera Agricola’, agricoltura oggi significa anche ricerca, innovazione, sostenibilità ambientale ed attenzione alla qualità -prosegue il Deputato Berti- Per questa ragione nel Recovery plan sono previsti quasi 4 miliardi d’investimenti in campo agricolo e la Toscana, storica eccellenza in questo settore, è determinata a riceverne una fetta importante».

La Toscana è fra le maggiori produttrici di olio e di vino del paese, non trascurabile anche il settore del vivaismo, punta di diamante nazionale. La nostra regione, su un totale di 818 indicazioni geografiche nazionali ne detiene ben 89, facendo della qualità il primo valore della produzione.

«Il ministro Patuanelli ha potuto osservare con i propri occhi l’impegno che la Toscana sta mettendo per rendere sempre più moderno e sostenibile questo settore -conclude Berti- mi adopererò personalmente affinché vengano sfruttate al meglio le opportunità del Recovery. Si tratta di un appuntamento con la storia che sui nostri territori non ci faremo sfuggire, l’agricoltura è una delle locomotive della Toscana e vogliamo che corra sempre più forte».

 


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