green pass

Tutto sulle nuove regole approvate dal Consiglio dei ministri in merito al green pass. Dai ristoranti al tempo libero, dalle attività sportive ai trasporti, per finire con le discoteche.

Il green pass deve essere mostrato da tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni. Sono esentati “i soggetti che hanno idonea certificazione medica”. Il decreto stabilisce che in zona bianca è valido il green pass ottenuto dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino e ha una validità di 9 mesi. Nelle altre zone (gialla, arancione, rossa) il green pass ottenuto dopo la prima dose è valido per accedere a tutti “i servizi e le attività consentiti e alle condizioni previste per le singole zone”.

Come ottenere il green pass

Ha diritto al green pass chi ha ricevuto la prima dose di vaccino, oppure ha un certificato di guarigione nei precedenti sei mesi. In alternativa, ottiene il green pass chi ha effettuato un test molecolare o antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti e ha avuto esito negativo. Per scaricare il green pass bisogna aver ricevuto un sms con il codice authcod che dovrà essere inserito sulla pagina Internet dgc.gov.it oppure sulla app Immuni. Sulla app IO, invece, compare in automatico il QR code.

Nel decreto agevolazioni per i tamponi

Non solo vaccini, i tamponi possono essere considerati un’alternativa per ottenere un green pass temporaneo. In merito a questo, il decreto stabilisce che ci possano essere agevolazioni di tipo economico per garantire a tutti la possibilità di effettuare tamponi: “il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure contro il Covid-19 definisce d’intesa con il ministro della Salute un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie al fine di assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto”. Questo è quanto stabilito dall’articolo 5 del decreto.

Green pass obbligatorio in quali contesti?

Trasporti e occupazione

Per viaggiare in Italia, al momento, non sarà necessario esibire il green pass. Su treni, aerei e navi il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore dell’obbligo di esibire la certificazione verde. Rimangono dunque le regole già previste che impongono il distanziamento per chi non è convivente sia per i posti a sedere, sia quando si sta in piedi. Obbligatorio anche indossare la mascherina per tutta la durata del viaggio. Si viaggia con capienza al 50% sui treni e rimane la capienza all’80 per cento su autobus, tram e metropolitane.

Green pass necessario per le attività sportive

Per svolgere l’attività sportiva al chiuso sarà obbligatorio esibire il green pass. L’elenco delle attività comprende: piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere. Il decreto approvato dal governo prevede anche le capienze degli stadi e dei palazzetti dello sport. In zona bianca, “la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata all’aperto e al 30 % al chiuso”. In zona gialla “la capienza consentita non può essere superiore al 25 % di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso”. Rimane valida l’assegnazione preventiva dei posti per consentire l’eventuale tracciamento dei casi positivi.

Certificazione verde per ristoranti e bar

Per andare al ristorante e sedere al chiuso, in zona bianca, sarà necessario presentare il green pass. Stesso discorso vale per gli altri locali come bar, pub, pasticcerie e gelaterie al chiuso. Non sarà necessario il green pass per chi sta all’aperto. Non sarà necessario il green pass per le consumazioni al bancone. I dipendenti dei luoghi di ristorazione dovranno avere il green pass e indossare la mascherina.

Eventi e spettacoli e tempo libero: le regole da rispettare

Il green pass sarà obbligatorio per numerose attività del tempo libero. La lista comprende: spettacoli aperti al pubblico, musei, istituti e luoghi della cultura, mostre, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Il decreto prevede che “in zona bianca e in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale”.

Le discoteche rimangono chiuse al pubblico

Il governo ha deciso di sospendere le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Secondo gli addetti al settore il governo ha, di fatto, deciso di legalizzare l’abusivismo dilagante che continuiamo a denunciare da mesi, senza essere presi minimamente in considerazione. Si balla ovunque e senza controlli, meno che in discoteca, l’unico luogo dove si potrebbero applicare protocolli di sicurezza.


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