ROMA – Riprendiamo un’interessante intervista a Fabio Altissimi dei colleghi del sito romano 7colli.it. Sulla gestione dei rifiuti nel Lazio Fabio Altissimi, patron di Rida Ambiente, l’impianto Tmb di Aprilia, potrebbe scrivere un trattato lungo come la Divina Commedia. In questa conversazione con 7Colli fa da guida, o meglio da Virgilio, nell’inferno dei rifiuti di Roma e del Lazio. Un vero e proprio girone dantesco.
Si può capire che cosa sta succedendo tra Raggi e Zingaretti?
Mi pare che cambino gli interpreti ma la musica sia sempre la stessa. I soliti privilegi, in Regione comandano sempre gli stessi gruppi imprenditoriali. E se lavorano sempre gli stessi c’è poco da sperare che cambi qualcosa.
La Raggi con l’individuazione della discarica di Albano risolverà qualcosa?
La lite formale tra Raggi e Zingaretti mi pare più un gioco delle parti. C’è piuttosto un dato sul quale mi preme insistere.
Quale?
Ricostruiamo la vicenda. La sindaca Raggi scopre un “buco” di 200mila metri cubi ad Albano, che Zingaretti finora aveva tenuto nascosto. Da sei anni lo spazio per ospitare almeno 7 mesi di rifiuti della Capitale è stato tenuto nascosto.
Come lo sappiamo?
Basta leggere gli atti pubblici. L’impianto di Albano è stato approvato nel piano regionale nell’agosto 2020 ma la Regione Lazio se l’è tenuto stretto.
Poi la Capitale finisce in emergenza.
Appunto. Arriva la sindaca Raggi, costretta da cause di forza maggiore a individuare una discarica. E nel corso di questi anni Zingaretti impone di trovare un sito alla Raggi. Da Tragliatella individua questa discacrica Ndr riconducibile a Walter Lozza. Il 14 marzo la dottoressa Tosini e il dottor Lozza finiscono agli arresti. Finita questa storia, come per magia si trova la discarica di Albano. Come per magia escono questi duecentomila metri cubi disponibili.
Una magia o cosa?
Temo che la magia ci siano più stregoni che maghi. Il 15 luglio arriva infatti l’ordinanza firmata dalla Raggi. Il ministro dell’Ambiente le impone un aggiustamento. Zingaretti il giorno dopo dice a Malagrotta di portare i rifiuti ad Albano fino al 2 agosto. In tutto questo, mi permetta di porre una domanda: “Come mai Rida ambiente non trova alloggio né nell’ordinanza di Raggi né di Zingaretti?”
Lei si è fatto un’idea?
Da imprenditore non posso che appellarmi alla magistratura per chiedere se le misure adottate finora siano state il più trasparenti possibili. Certo è che la sindaca Raggi dal 2019 non ha previsto di utilizzare l’impianto di Rida Ambiente. Ma prevede di utilizzare solo quegli impianti, i Tm, banditi dalla comunità europea.
Presidente Altissimi, il prossimo passo quale sarà?
Secondo le anticipazioni del Corriere della Sera, scende in campo la Berg, che è una partecipata di Acea ambiente. Il disegno mi pare si stia facendo più chiaro. Forse non saranno sufficienti i nostri esposti, ma invito gli abitanti di Roma e del Lazio a tenere gli occhi aperti.
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