Fare Latina: civici e politici, più quella voglia di fare che seduce le imprese

199

Se qualcuno non lo avesse ancora capito, il segnale di distinzione dello schieramento politico che fa capo ad Annalisa Muzio candidato sindaco è il fare, e come sua naturale conseguenza, oseremo dire “si deve fare velocemente“.

Fare Latina, infatti, si chiama il suo movimento, sostenuto da associazioni e comitati, le associazioni dei Borghi, il Tavolo permanente della cultura e delle arti e il Movimento sport e giovani di Latina. E nel fare non può non esserci chi opera da sempre nell’economia del territorio, cioè le imprese. Infatti, non è certamente passata inosservata la presenza alla conferenza stampa di presentazione della sua candidatura, del Dr Giampaolo Olivetti, titolare dell’azienda Olsa e presidente di Impresa, l’associazione di categoria che a Latina e nel tessuto provinciale ha, ormai indiscutibilmente, uno spazio e un peso davvero importanti. E quello che è risaltato agli occhi di chi e’ intervenuto è anche l’assenza di simboli di partito.

Ma andiamo con ordine in queste analisi. L’appoggio e il sostegno del settore economico delle imprese pontine, meglio latinensi, ad Annalisa Muzio, conosciutissima, peraltro, anche tra la gente comune, tra i cittadini di ogni età per le tante iniziative associazionistiche svolte nel corso degli anni, non è una cosa certificata ma va vicino molto alla realtà: infatti va ricordato che lo stesso Olivetti era presente a maggio quando Annalisa Muzio e i suoi gruppi avevano inaugurato il point in viale Carturan. Non può essere una casualità che Olivetti si trovasse ancora nel posto giusto al momento giusto anche durante la conferenza di presentazione della candidatura ufficiale. Va poi sottolineato un altro aspetto: Annalisa Muzio e suo marito, Gianluca Marchionne, sono entrambi avvocati e soci fondatori di Impresa e la stessa Muzio per un periodo è stata commissario di Confcommercio Latina. Facile pensare che il tessuto economico della città abbia più di un legame con la candidata di questo schieramento segno che le imprese guardano con un certo favore a questo percorso che, a dire del suo portavoce Muzio, e’ fatto di decisionismo, concretezza, capacità e affidabilità.

Un percorso che evidentemente piace alle imprese, che hanno nel Dna l’iconica frase del fare, attratte, probabilmente, anche dall’assenza di liste partitiche e simboli espressi che spesso frenano anche i più banali confronti per linee pregiudiziali.

“Il nostro è un contenitore civico dove tutti coloro i quali ritengono di avere punti di programma in accordo con i nostri possono trovare una casa, il nostro è un organismo fatto di persone che hanno la volontà di cambiare il volto alla città di Latina, rivendico di essere civica e politica, perché dalla parola stessa polis parte il nostro percorso per cambiare volto alla città.  Criticare aprioristicamente il nostro contenitore perché ci sono volti di chi ha avuto esperienze passate in politica è un errore clamoroso perché non si può tenere conto di quanto buono fatto dalla buona politica, nel concetto di democrazia partecipata e di trasversalità ove si abbracciano idee e volontà che portano al cambiamento positivo della città, altrimenti si rischia di restare chiusi in un involucro autoreferenziale, cieco e di certo non al passo coi tempi. Così come siamo politici rifiutiamo allo stesso tempo di essere omologati a qualcosa o qualcuno. Siamo liberi di pensare e agire, altrimenti rischiamo di restare impantanati in sofismi anacronistici che penalizzano e deprimono la nostra città”.

Più chiara di così. Un contenitore aperto a tutti, anche perché la via da seguire è quella di scrollarsi di dosso l’apatia e l’immobilismo di una città avvitata su se stessa, che deve dimostrare di essere matura e di liberarsi della sindrome di Peter Pan.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.