LATINA – Il calcio è una passione nazional popolare, per noi latini una religione laica. Ecco perché non ci si può sottrarre all’osservanza del rito di festeggiare le vittorie azzurre. Ieri sera a Latina come nel resto d’Italia abbiamo respirato di nuovo l’essenza delle notti magiche del ‘90 e rivissuto l’epica epopea del mondiale 2006.
Tutti noi – grandi, piccini, figli, papà, mamme, nonni e zii – abbiamo esultato al gol di Federico Chiesa, abbiamo inveito contro Berardi che per ben due volte ha avuto l’occasione di chiuderla lì e poi abbiamo temuto il peggio dopo il gol di un centravanti vero come Morata (avercelo in azzurro, saremmo oggi la squadra più forte del mondo).
Poi la lotteria dei rigori che all’Europeo 2016 ci aveva spedito a casa contro la Germania e che oggi ci porta in finale con il tiro beffardo da Pallone d’Oro di Jorginho che vendica quel 4-0 della finale 2012.
Quando il pallone è entrato in rete tutti a festeggiare con una contagiosa allegria che si diffusa per le vie e le piazze della città.
Caroselli di auto, famiglie, ragazzi, tifosi: tutti in strada con il tricolore indosso e l’azzurro nel cuore.
Ora che però ci abbiamo preso gusto aspettiamo la sera dell’11 luglio per la finale. Nel 1982 diventammo Campioni del Mondo, nel 2021 vogliamo metterci alle spalle una maledetta pandemia e festeggiare ancora in una notte magica col cielo tinto d’azzurro sul prato dì Wembley.
Forza Ragazzi!
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.