LIVORNO – Una ragazza solare, con gli occhi pieni di vita e tanta voglia di perseguire le battaglie in cui crede. Studia per passione e sogna, con i suoi studi, di cambiare le ingiustizie in cui non si riconosce. Da anni, da quando ha iniziato la laurea magistrale, si occupa quotidianamente di relazioni internazionali, migrazioni, confini e regionalismo. l’1 giugno 2021, è stato pubblicato un libro dal titolo:“Contestations of the Liberal International Order”, pubblicato dalla prestigiosa Cambridge University Press e scritto insieme a Fredrik Söderbaum, professore ordinario dell’Università di Gothenburg e Kilian Spandler del medesimo ateneo, due luminari del regionalismo, specialmente Söderbaum , stimato ed apprezzato in tutto il mondo.
Agnese Pacciardi è nata a Livorno nell’estate del 1996 e da lì è iniziata una grande passione per lo studio. Dopo la maturità classica nel liceo cittadino ha studiato dapprima Traduzione ed interpretariato nel prestigioso Campus di Forlì (Università di Bologna), poi all’Università di Valencia e nella prestigiosissima UC Berkeley, a San Francisco, in California. Dopo la laurea triennale con il massimo dei voti è tornata in Toscana, studiando un anno alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per poi completare la magistrale, sempre con il massimo dei voti, all’Università di Trento in International security studies (studi sulla sicurezza internazionale).
In questi mesi, appena laureata, ha vinto il dottorato di ricerca all’Università di Lund, in Svezia, vicino Malmö, ateneo del 1600, punta di diamante dell’istruzione scandinava. La scelta della Svezia è stata dettata dalla razionalità, i paesi scandinavi offrono opportunità estremamente ghiotte, con stipendi che ti consentono di mantenerti senza problemi (e bene!). Ma non è stato il lato economico a dettare la sua scelta, ci tiene a sottolinearlo, lascia l’Italia soprattutto per un percorso di ricerca molto superiore a quelli del nostro paese: “In Svezia il dottorato di ricerca serve per fare, appunto, ricerca e non si perde tempo nel fare da assistente ai professori, come invece succede troppo spesso in Italia”.
Cerchiamo di capire il tema della ricerca a cui ha lavorato e che ha dato vita al libro edito in questi giorni, prova a semplificare qualcosa che è tutt’altro che alla portata di tutti: “Quello che si osserva empiricamente nella nostra ricerca è che, contrariamente a quello che si crede, i governi populisti non sono contrari alla cooperazione regionale o internazionale, ma piuttosto contestano in vari modi i principi liberali su cui si basa l’ordine mondiale, e decidono di partecipare in alcuni forum regionali seguendo alcune caratteristiche ben precise. Ad esempio, Salvini (anche se Salvini non è un caso analizzato) non è contrario all’ UE di per sé, ma vuole cooperare con l’ UE a patto che, ad esempio, la sovranità nazionale resti nelle mani dei governi degli stati membri”.
Nello specifico la Dott.ssa Pacciardi si è occupata delle parti di analisi concernenti Viktor Orban, Hugo Chávez e Rodrigo Duterte.
Nonostante il curriculum estremamente internazionale Agnese sogna di tornare, prima o poi, a casa. Quella nazione che non le ha offerto abbastanza ma alla quale sente di essere indissolubilmente legata, che l’ha formata e sulla quale non ha dubbi: “Siamo il paese più bello del mondo“.
Se lo dice lei, che di mondo ne ha visto tanto, possiamo fidarci.
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