Basket amarcord. Latina ha avuto il piacere e l’onore di ospitare nella squadra di Promozione allenata da coach Angelino Muzio l’americano Jerome Bright, proveniente dalla base Nato di Gaeta, era imbarcato sulla nave Little Rock, ammiraglia della sesta flotta statunitense nel Mediterraneo. Correva la stagione sportiva 1979-71 e l’Ab Latina aveva i suoi grandi rivali nel Veroli e nello Scauri, i derby erano infuocati e dall’alto livello tecnico. Jerome – affetto da una leggera forma di poliomielite – da giovanissimo aveva praticato anche il pugilato, raccontava di aver fatto i guanti con Cassius Clay. Nel basket eccelleva nel tiro dalla lunga distanza, allora non esistevano i tre punti, un peccato per lui e la squadra nerazzurra dell’Ab Latina. Tirava partendo dal basso in elevazione, scoccando una parabola altissima, il ciuff era assicurato. A Gaeta nella palestra di Calegna si allenavano i cestisti della Little Rock guidati da Tony Galizia, un italo-americano con grande passione per la palla a spicchi che a Gaeta ha lasciato il segno.Si svolgevano numerose partite amichevoli, specialmente nel periodo estivo, con impegnati i marinai yankee con tanto di bandiera issata e inno statunitense suonato prima della gara. Tutto è iniziato sui banchi di scuola – a sette anni – per Jerome Bright che amava Latina e il suo pubblico competente ed appassionato. Per gli americani il basket è una faccenda importante anche da bambini. Ci sono dei tornei scolastici e sono seguiti bene. Non era un solista, Bright giocava per la squadra, se poi l’allenatore pensava di dover sfruttare sistematicamente il tiro allora significava che aveva le sue buone ragioni. La sua mano di velluto l’ha portato in cima alla classifica dei realizzatori del girone laziale.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.