PISA- Non si ferma la protesta del sindacato di base USB. In molti sono tornati oggi in piazza per protestare contro la decisione della società che gestisce gli aereoporti di Pisa e Firenze di privatizzare il comparto dei servizi di terra, mettendo a rischio oltre quattrocento dipendenti impiegati nei due scali regionali.
Si tratta di una battaglia molto importante, che ha già ricevuto consensi e dimostrazioni di solidarietà dal Comune di Pisa, dalla Provincia e dalla Regione Toscana. Come sottolineano alcuni dei lavoratori presenti oggi alla protesta, è una questione che non coinvolge soltanto chi in aereoporto ci lavora, ma che riguarda tutti i cittadini toscani.
Il sistema areoportuale è infatti un fiore all’occhiello dell’economia toscane. Sia l’aereoporto di Pisa che quello di Firenze rappresentano la porta di accesso principale per milioni di stranieri che ogni anno raggiungono la nostra regione per motivi di lavoro o turismo, costituendo un importante introito non solo per la Toscana ma per l’Italia intera. In un momento in cui questo comparto è già ridotto in ginocchio dalla pandemia, tutelare i lavoratori è quantomai doveroso.
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