L’angolo delle curiosità su Dante
Il poeta sfugge ancora a chiunque voglia approfondirlo. Gennaro Sasso
Giorgio De Chirico nel dipingere una delle sue opere metafisiche L’enigma di un pomeriggio d’autunno racconta che: «in un limpido pomeriggio autunnale ero seduto su una panca al centro della piazza di Santa Croce a Firenze… Al centro della piazza si erge una statua di Dante, vestita di una lunga tunica, il quale tiene le sue opere strette al proprio corpo ed il capo coronato dall’alloro pensosamente reclinato…»
Alcuni studiosi sostengono che l’intera cantica del Paradiso sia stata scritta a Ravenna, dove Dante si trovava in esilio. In vista del VII centenario della morte del poeta, in questa città, dove Dante è sepolto, è stata promossa una importante mostra che mette in luce i tanti suggestivi rimandi tra i mosaici ravennati e l’opera dantesca. Le immagini musive sono corredate dalle terzine dantesche ad esse riconducibili.
Tra le numerose definizioni date sulla figura di Dante ne riportiamo alcune: il poeta per eccellenza, il padre della patria, il fuggiasco permanentemente in esilio, il profeta della modernità, l’artefice c della lingua italiana, un autore unico e inesauribile.
In una recente intervista rilasciata ad Antonio Gnoli sul quotidiano La Repubblica il prof. Gennaro Sasso, storico della filosofia, ha dato della Divina Commedia la seguente definizione: «La struttura della Commedia è composta da molteplici significati: teologici, filosofici, politici. Interpella la fede e la ragione. E si tratta di significati che si integrano nell’idea del viaggio ultramondano. La Commedia è il poema dell’apocalisse e della redenzione dell’umanità».
Nel XVI canto del Purgatorio Dante incontra Marco Lombardo che, secondo Alberto Asor Rosa, storico della letteratura italiana, era un dignitoso cortigiano del secolo precedente (una generazione prima di quella di Dante). Con questo personaggio Dante affronta l’argomento cardine, quello che fonda l’impianto stesso della Commedia e spiega come il mondo è fatto: da dove viene il male? Chi ne è davvero responsabile? Come gli si può far fronte?
La legge del numero perfetto presiede alle micro e macrostrutture compositive della Commedia: la partitura in tre cantiche, i trentatré canti per ognuna di esse (più il canto introduttivo), il terziario metrico delle terzine, la distinzione dei tre regni in nove zone, i nove gironi, dell’ Inferno, le nove sfere celesti del Paradiso..
Il viaggio di Dante si svolge attorno all’equinozio di primavere del 1300, anno santo per il decreto del papa Bonifacio VIII, quando il poeta aveva 35 anni ed era quindi alla metà convenzionale della sua vita; esso dura sette giorni a partire dall’8 aprile, venerdì santo, o dal 25 marzo, data in cui la tradizione poneva la creazione di Adamo e la morte redentrice di Cristo. Il viaggio è compiuto realmente da Dante che cerca la personale liberazione dal peccato con l’aiuto della ragione e della Rivelazione.
Il viaggio ha inizio nella “selva oscura” del peccato in cui Virgilio, simbolo della ragione umana, viene in aiuto del poeta; sarà la sua guida sino al Paradiso terrestre, di qui lo condurrà nei cieli Beatrice, simbolo della scienza divina. Il viaggio raffigura la purificazione dal male che rende degni della contemplazione divina, e la salvezza dell’uomo Dante e dell’umanità tutta.
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