Itri. Un libro per Natale, il piccolo grande regalo dell’Amministrazione Comunale a tutti gli alunni della città

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Un libro per tutti i bambini. E’ l’ammirevole iniziativa intrapresa dal Comune di Itri che stamane ha fatto pervenire all’Istituto Comprensivo cittadino e alla Scuola dell’Infanzia “Maria Regina Immacolata” gestito dalle Sorelle dell’Opus Mariae Reginae un libro da distribuire a ciascun alunno.

Un regalo che, nel suo significato, va ben oltre il semplice pensierino per il Natale ormai in arrivo.

“Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni”, si affida ad Ennio Flaiano il sindaco di Itri, Antonio Fargiorgio, per spiegare il senso che anima il progetto “in un’epoca in cui i nostri ragazzi sembrano attratti da altro, dai social, dalla tecnologia a volte più sfrenata”. “Leggere – sottolinea – amplia il confine della conoscenza, permette di ridisegnare, ampliandoli, i propri orizzonti. Leggere consente ai bambini e ragazzi, di qualsiasi età, di prendere del tempo per se stessi, di farli entrare in contatto ed in sintonia con la loro dimensione più intima ed autentica”

Ma il gesto vuole contenere in sé anche l’esigenza di rendere meno pressante nei più piccoli le ansie che ammantano di grigio questi giorni, stemperando i colori e il calore della classica atmosfera natalizia.

“I nostri bambini – riprende Fargiorgio – hanno però dato segno di grande maturità già nel periodo del lockdown di primavera ed in quella occasione abbiamo inteso donare loro un sorriso, regalando per la Pasqua un uovo di cioccolato. Ora invece un libro, per contribuire al loro percorso di crescita e di maturazione. Insieme al libro, i bambini più piccoli riceveranno un segnalibro dal tema natalizio con il logo dell’Amministrazione Comunale, mentre i ragazzi delle Scuole Medie riceveranno un segnalibro speciale recante una frase significativa del grande scrittore Umberto Eco: ‘Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro”.

“Sono sicuro – conclude il primo cittadino – che un domani, ripensando a questo piccolo dono, potranno considerarlo come un momento importante della loro crescita, del processo che li ha condotti a diventare uomini liberi e indipendenti, insomma a diventare grandi.


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