PONZA – Acqualatina risponde al professor Emilio Iodice: «Il progetto del dissalatore di Ponza non impedirà in alcun modo l’accesso al mare e l’utilizzo dell’area». Arriva a stretto giro di posta la risposta di Acqualatina alla lettera aperta del professore Emilio Iodice sulla questione del dissalatore a Ponza.
Gentile signor Emilio Iodice,
con piacere rispondiamo alla sua lettera aperta, dopo l’incontro avuto con lei e altri cittadini ponzesi lo scorso 4 agosto.
Cogliamo l’occasione per confermarle quanto già illustrato in quella sede:
– Il progetto del dissalatore di Ponza non impedirà in alcun modo l’accesso al mare e l’utilizzo dell’area. Nello specifico, l’impianto provvisorio già autorizzato prevede l’occupazione di un’area limitata. La balneazione non sarà in alcun modo compromessa nemmeno durante la realizzazione delle opere, che saranno sospese durante la stagione estiva in conformità alle ordinanze comunali.
– Sono attualmente oggetto di confronto tra le Autorità competenti, in primis il Comune di Ponza, le modalità di realizzazione di un impianto definitivo interrato e invisibile all’esterno, nei pressi degli impianti sportivi. Nell’ambito di questo processo, confermiamo nuovamente la nostra disponibilità, concordemente con il Comune di Ponza, l’Autorità dell’ATO4 e tutti gli Enti competenti, ad individuare soluzioni che consentano di disporre di risorse da investire – contestualmente alla realizzazione dell’impianto – in lavori e opere di riqualificazione dell’area di Cala dell’Acqua, migliorandone significativamente l’accessibilità e la fruibilità a fini turistici e commerciali.
– Per quanto riguarda il sito di Cala dell’Acqua, evidenziamo che lo stesso è stato individuato in seguito a molte analisi e studi tecnici, di concerto con tutti gli enti competenti, Comune di Ponza compreso. I risultati di detti studi sono stati valutati nel corso di due Conferenze di Servizi, durate complessivamente due anni, e che si sono concluse con l’autorizzazione dell’impianto. Esito la cui correttezza è stata ribadita dal TAR lo scorso mese di novembre, come da lei correttamente ricordato.
Riteniamo fondamentale condividere con lei e tutti quanti ci leggeranno, in primis i cittadini ponzesi che hanno a cuore Cala dell’Acqua, che l’impatto ambientale dell’impianto è stato valutato attraverso studi scientifici e monitoraggi dell’ecosistema marino durati anni. Inoltre, da tempo è stato istituito un tavolo di lavoro con il Ministero dell’Ambiente, l’Istituto Superiore della Sanità, i Comuni di Ponza e Ventotene, docenti dell’Università la Sapienza di Roma, facoltà di Ingegneria idraulica e di Geologia, finalizzato alla definizione di un Piano di Sicurezza delle Acque in conformità alla più stringente normativa ambientale.
Ciò che si evince da questi studi, documentati e a disposizione del Comune di Ponza, è che l’attività dell’impianto di dissalazione garantisce la salvaguardia dell’ecosistema, nonché consumi energetici ed emissioni di gran lunga inferiori a quelli che avrebbe un dissalatore mobile installato su una nave.
Confermiamo infine, che per dare la più corretta e diffusa informazione a tutti i ponzesi e agli interessati e favorire uno scambio reciproco, abbiamo approntato un piano di informazione per diffondere con continuità gli esiti dei monitoraggi eseguiti periodicamente.
Desideriamo concludere, come già fatto nel citato incontro di agosto, ribadendo la piena disponibilità verso lei e la comunità ponzese per ogni ulteriore confronto.
I migliori saluti,
Marco Lombardi
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