SAN MINIATO – Il 27 settembre alle 11 di mattina il corpo di Roberto Checcucci, 53enne residente a Fucecchio, veniva rinvenuto senza vita sull’argine dell’Arno, a Castelfranco di Sotto. Sul suo corpo, le ferite provocate da almeno una decina di coltellate, inferte con un accanimento che, già da principio, faceva pensare che la vittima conoscesse il suo aggressore. Dopo aver preso al veglio tutte le ipotesi che potessero far luce sul crimine, tra cui quella di una rapina o di uno scambio di persona, questa mattina il nucleo investigativo dei carabinieri della provincia di Pisa e di San Miniato è arrivato ad una svolta che è stata annunciata in conferenza stampa.
Le indagini, coordinate dal pm Fabio Pelosi, hanno fatto ricadere le accuse sul vicino di casa Luigi Cascino, 53enne di origini siciliane. Secondo quanto emerso dagli interrogatori a tappeto, in più di un’occasione l’uomo si sarebbe infatti scontrato con il fratello della vittima, Gilberto Checcucci, ma un’ulteriore conferma
è arrivata dalla comparazione del suo DNA con quello rilevato dall’autopsia sul corpo di Roberto. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del presunto aggressore, che attualmente si trova in carcere.
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