LATINA – Celentano su ecosistema urbano: «Latina in fondo alla classifica di Legambiente,  ennesima figuraccia targata Lbc. Differenziata al palo e città sporca» Latina di nuovo in fondo alle classifiche nazionali. Questa volta il capoluogo pontino è stato bocciato dal rapporto di Legambiente sull’ecosistema urbano che lo colloca al 96° posto su un totale di 104. E per fortuna che con il sindaco Damiano Coletta e il movimento Lbc avremmo dovuto abituarci al bello. E invece la città ha incassato un’ennesima pessima figura, che nulla ha a che vedere con l’attuale momento critico dovuto alla pandemia da Coronavirus, ma certamente in parte ascrivibile all’attuale amministrazione comunale.

Il rapporto di Legambiente si basa sui dati del 2019: Latina è l’ultima città del Lazio, superata da Rieti che risulta al 38° posto, da Viterbo al 71°, da Frosinone al 72°, e da Roma all’89° postazione. Sono 18 gli indicatori presi in considerazione dell’associazione ambientalista, rintracciabili in sei aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. Già i rifiuti!

La lingua batte sul dente che duole, ovvero l’azienda speciale Abc. E certamente non serviva Legambiente a decretare il fallimento della raccolta differenziata nel capoluogo pontino, collocando Latina tra le città che nel 2019 hanno avuto una raccolta di umido inferiore a 50 chilogrammi all’anno per ogni utenza. Vorrei ricordare che l’azienda speciale per la gestione del servizio di igiene urbana è stata fortemente voluta da questa amministrazione comunale, una scelta politica rivendicata in ogni momento e in ogni circostanza mentre finora si è rivelata un autentico flop. Siamo a fine 2020 e i dati aziendali rivelano che la raccolta differenziata attualmente è ferma al 28,68%. Eppure Coletta e la sua maggioranza avevano promesso che l’affidamento del servizio all’Abc avrebbe portato subito la città ad una raccolta differenziata del 50%, per poi passare nel 2019 al 60% e nel 2020 al 70%. E’ andato tutto a rotoli accumulando ritardi spaventosi nell’estensione del servizio “porta a porta”, rendendo l’obiettivo zero rifiuti soltanto un proclamo. A sette mesi dalla conclusione del mandato elettorale del sindaco Coletta la differenziata è al palo e la città continua ad essere sporca. E dell’ultima promessa del management di Abc di rimediare ai ritardi, con l’avvio del nuovo servizio “porta a porta” entro la fine del 2020, non c’è ancora traccia. E stiamo quasi a metà novembre.


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