TERRACINA – Alessandra Feudi: «Attendo il confronto nel gruppo consiliare. Nessuno può cacciarmi dal partito via Facebook». Dopo le polemiche sull’elezione del vice presidente del consiglio comunale che stanno seminando tensioni all’interno della Lega a Terracina, sul suo profilo Facebook interviene la diretta interessata, Alessandra Feudi.

Voglio entrare brevemente nella questione del “Vicepresidente del Consiglio Comunale”. Troppo si è scritto è troppo si è detto senza ascoltare la sottoscritta. La questione è molto semplice. Sin subito dopo i primi minuti dell’elezione mi è stato “chiesto” di dimettermi. Appena è finito il mio primo consiglio comunale ho subito dato a tutti i vertici del partito la disponibilità. Chiedendo però la convocazione della riunione del gruppo consiliare per chiarire alcuni aspetti. Mi rispondono: “prima ti dimetti e poi ci chiariamo”. Nel frattempo tra vari confronti telefonici si arriva a lunedì. Risento i vertici del partito e dico: le dimissioni sono scritte, la pec è pronta per essere inviata presso gli uffici comunali ma gradirei come richiesto in precedenza un confronto. Dopo qualche ora da un post su Facebook leggo :
“Non avendo ricevuto notizie certe sulla effettiva volontà di dimettersi dal ruolo nonostante le varie interlocuzioni telefoniche avute con la consigliera, ultima oggi alle ore 14.00 dove preannunciava ancora una volta le sue dimissioni, siamo con nostro rammarico costretti ad assumere delle scelte per tutelare il partito nella sua integrità, non potendo consentire un tale comportamento di mancanza di rispetto verso le persone che ne fanno parte.
Lasciamo libera la Consigliera Feudi di approdare al gruppo misto o in altro gruppo dell’assise consiliare.”
Adesso faccio una semplice riflessione. Quale sarebbe stato il mio errore? Aver chiesto un semplice confronto interno? Io ho sempre seguito le direttive del partito, sin dal primo momento. Le dimissioni? Sono sempre pronte per essere inviate. Attendo semplicemente il confronto del gruppo consiliare.
Comunque, non sapevo che il mio partito potesse dare anche indicazioni su dove eventualmente “migrare” in consiglio comunale. Ribadisco al momento sono è rimango Consigliere Comunale della Lega ed attendo la discussione nei luoghi deputati a farlo, che non sono certamente le pagine di Facebook.

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