Guida pratica su comportamenti e luoghi da evitare per non essere contagiati

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Immagine da Cadoro

Un illuminante articolo del quotidiano spagnolo El Pais potrebbe aiutarci a capire come ciascuno di noi può evitare di contagiare e contagiarsi.

In casa con amici

Dal momento che il governo italiano per il momento ha solo sconsigliato (e non vietato) di ricevere amici e parenti nelle proprie case, molti di noi si staranno chiedendo se rinunciare o meno alle conviviali serate del fine settimana.

Nello scenario delineato da El Pais, se in una casa si riuniscono 6 persone ed una di queste è contagiosa, indipendentemente dalla distanza interpersonale, dopo 4 ore senza mascherina e con le finestre chiuse tutti si saranno contagiati.  Qualora i presenti indossino la mascherina, statisticamente solo una persona su cinque potrà evitare il contagio, dunque il quadro rimane poco confortante. Viceversa, se tutti indossano la mascherina, l’incontro avviene a finestre aperte e si riduce la permanenza nella stanza ad un tempo inferiore alle 4 ore, soltanto una persona verrà contagiata.

Al bar o al ristorante

Secondo il nuovo DPCM, fino alle ore 18 sarà possibile frequentare bar e ristoranti con servizio al tavolo, è dunque importante capire quali siano i rischi reali e come evitarli.

Supponiamo che nel locale ci siano 15 persone (di cui una contagiosa) e 3 camerieri. Le porte e le finestre sono chiuse e non c’è ricambio d’aria. Dopo 4 ore, tutti i presenti verrebbero contagiati, mentre se si indossa correttamente la mascherina, la cifra si dimezza. Viceversa, in un locale adeguatamente ventilato, dove tutti indossano la mascherina e riducono il tempo di permanenza, avremo un solo contagiato.

A scuola

Secondo il nuovo DPCM, le scuole primarie e secondarie di primo grado garantiranno la didattica in presenza, mentre per le scuole superiori si passerà alla didattica a distanza per una quota oraria del 75%.

Secondo l’analisi de El Pais, la situazione più rischiosa si verificherebbe all’interno di un’aula non ventilata in cui il paziente 0 è il professore. In assenza di mascherine, dopo due ore 12 alunni su 24 risulterebbero contagiati. Indossando la mascherina i contagi si ridurrebbero a 5, ma questo non dipende dalla vicinanza con il professore dato che le goccioline si disperdono nell’aria per tutta la stanza. Dunque, un alunno al primo banco ha la stessa probabilità di essere contagiato di un alunno seduto in ultima fila. Viceversa, se la stanza è regolarmente ventilata e dopo un’ora si effettua una piccola pausa per garantire il ricambio completo, nessun alunno verrà contagiato.

Che cosa ci dicono questi scenari?

Innanzitutto, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, che dobbiamo indossare sempre la mascherina, coprendo sia bocca che naso, anche quando siamo con gli amici. In secondo luogo, dobbiamo parlare a voce bassa, dato che un tono di voce più alto porta all’espulsione di una maggiore quantità di goccioline potenzialmente contagiose, anche a distanza. Infine, lo studio ribadisce l’importanza di aprire le finestre, cosa di cui si è parlato ancora troppo poco.


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