Latina la vita è contrassegnata da luoghi, simboli, vie, strade. Famiglie storiche continuano a vivere e a crescere. Troviamo in via don Morosini l’agenzia generale della Axa Assicurazioni, con a capo il giovane Gaetano Loffredo De Simone e la sorella Simona. Il papà Alfredo ha ricoperto per anni la carica di agente generale del gruppo Ina-Assitalia
Gaetano Loffredo De Simone – scomparso nel 1960 – era nativo di Terracina, rampollo di una famiglia nobile di originaria di Cardito. E’ stato presidente dell’Amministrazione provinciale di Latina, affermato avvocato penalista, presidente del Latina Calcio, un uomo molto in vista in città al quale è dedicato il bel piazzale di Capo Portiere e la sala conferenze in via Costa. Ha ricoperto la carica di presidente dell’Ente provinciale del Turismo, dell’Ordine degli avvocati.
Il figlio Alfredo – avvocato anche lui – nel 1964 ha assunto l’incarico di agente generale del’Ina-Assitalia, potente compagnia assicuratrice vicina alla Democrazia Cristiana, tanto forte da costringere la Lega delle Cooperative a creare l’Unipol, figlia del Partito Comunista. I Comuni bianchi – in Italia – andavano all’Ina, i rossi all’Unipol secondo il sempre attuale manuale Cencelli, una sorta di compromesso storico nel nome delle polizze.
Alfredo Loffredo De Simone ha ricoperto incarichi importanti, specialmente quello di presidente della Camera di Commercio di Latina dal 1992 al 2004: anni molto intensi e produttivi in sintonia e collaborazione con Vittorio Prodi, leader della Nomisma, emiliani che contano e sanno far funzionare le cose. I Loffredo De Simone ci sono sempre, esperti assicuratori frutto di tradizione solida. Alfredo ha fondato, nei primi anni Ottanta, l’associazione culturale Fenice, legata a Giulio Andreotti. Il gruppo, attraverso liste civiche legate indissolubilmente alla Dc, ha ottenuto consiglieri comunale e assessori. Il leader non è mai sceso in campo direttamente, quando gli hanno chiesto – centrodestra e centrosinistra – di candidarsi a sindaco ha sempre rifiutato, mostrando saggezza. Alfredo non ha mai fatto il passo più lungo della gamba, specialmente in tempi difficili e incerti.
Nel 1993 l’asse tra i loffrediani e il Pds portò a una formazione di una giunta anomala con sindaco Maurizio Mansutti e vice Domenico Di Resta. L’esperienza durò poco, arrivò il commissario prefettizio De Luca, poi il testimone al sindaco Finestra rappresentante del Movimento Sociale.
Negli anni Ottanta e Novanta, la palazzina Ina – di colore giallo pallido in pieno centro in piazza della Libertà – era uno dei punti chiave della città. Lì venivano prese molte decisioni importanti per ogni settore, passavano per quelle stanze personaggi di primo piano appartenenti a tutte le forze politiche e imprenditoriali. Alfredo Loffredo De Simone ha sempre avuto grande passione per il calcio di colore nerazzurro, nel 1968 fu tra gli organizzatori della trasferta in nave a Olbia per tifare Latina e tornare vittoriosi con la serie C in tasca. Il suo modo di vestire elegante, lo stile sobrio e raffinato lo hanno portato a non raggiungere mai posizioni estremiste e di dura polemica, ha sempre cercato la mediazione rispetto al confronto duro e di poca educazione. Il testimone è passato ai figli, l’avvocato passa molto tempo nel suo studio raffinato ma le polizze le ha da qualche mese dimenticate per scelta familiare.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.