23 maggio a Palermo per non dimenticare. La lotta alla mafia ora e sempre

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Civitavecchia- E’ salpata dal porto di Civitavecchia alla volta di Palermo per il 26mo anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio, la Nave della Legalità con a bordo, oltre 1.000 giovani, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho. Alla partenza, a salutare i giovani, è arrivato il capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha rivolto agli studenti un saluto caloroso e non rituale, parlando «a braccio» e alla fine si è concesso in foto e selfie insieme ai giovani ed ai loro insegnanti.

«Il 23 maggio è una data che non si può dimenticare, viene ricordata ogni anno la data del vile attentato di Capaci. Da allora si è sviluppato un movimento di reazione civile prezioso e importante contro la mafia che ha ottenuto risultati importanti ma che richiede ulteriori impegni», ha ammonito il capo dello Stato, che ha ricordato come la mafia ostacola «lo sviluppo economico, frena le possibilità di lavoro, condiziona possibilità di vita sociale, riduce la libertà di ciascuno; per questo è importante la testimonianza che state portando oggi”.


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