Titolo: Tre piani
Regia: Nanni Moretti
Soggetto:Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella (dall’omonimo romanzo di Eshkol Nevo)
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella
Musiche: Franco Piersanti
Paese Produzione: Italia, Francia 2021
Cast: Margherita Buy, Nanni Moretti, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Elena Lietti, Chiara Abalsamo, Giulia Coppari, Gea Dall’orto, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Stefano Dionisi, Denise Tantucci, Francesco Brandi, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Alice Adamu, Letizia Arnò, Tommaso Ragno, […]
Tre piani, l’ultimo film diretto da Nanni Moretti, descrive le tristi e penose vicissitudini di tre famiglie che risiedono in un condominio ben curato, composto appunto da tre piani, che ovviamente sono paralleli e quindi separati tra di essi. Una separazione fisica che è anche una separazione sociale, in cui ogni famiglia vive nella propria intimità i problemi e l’irrequietezza che lo sfrenato lavorio della società moderna genera con durezza e violenza. L’unico collegamento tra di loro è offerto dalla scala che ne determinerà incontri, da cui casualmente nasceranno dei diverbi dalla durata incerta e dai risultati imprevedibili.
Al primo piano vi abitano, in un appartamento, Lucio (Riccardo Scamarcio) e Sara (Elena Lietti) che spesso, per motivi di lavoro o di svago, affidano la figlia Francesca (da bambina, Chiara Abalsamo – da ragazza, Giulia Coppari), alla coppia di anziani, che stanno nell’appartamento contiguo, Giovanna (Anna Bonaiuto) e Renato (Paolo Graziosi). Di costui la bambina una volta rivela ai propri genitori: Renato è guasto. Si dimentica sempre tutto, a volte anche come si chiama. E ciò lascia presagire cattive ripercussioni.
Al piano successivo abita Monica (Alba Rohrwacher), che a lungo rimane da sola con la neonata figlia in quanto il marito Giorgio (Adriano Giannini) si assenta spesso per motivi di lavoro. E ciò le sta determinando problemi psichici tant’è che confessa al suo psichiatra: Ormai mi sto abituando, anche se a volte dopo un po’ restiamo soli io e lei, senza parlare con nessuno. Comincio a sentirmi strana. Mi faccio paura da sola.
Infine, all’ultimo piano, vivono Dora (Margherita Buy) e Vittorio (Nanni Moretti), ambedue magistrati, e il figlio Andrea (Alessandro Sperduti) che, una notte, rientrando a casa con l’auto, in stato di ubriachezza, investe e uccide una donna. Andrea, sin da piccolo in continua tensione con il padre, viene condannato, e quando esce dal carcere, Dora si vede costretta a scegliere tra il figlio e il marito e ad esternare il proprio senso di colpa: Abbiamo sbagliato tutto. Questi anni senza di lui sono stati orribili. Non si può costringere una donna a scegliere tra il marito e il figlio.
Tre piani è un film che analizza una realtà vigente con asprezza sottolinenado lo stato di disagio in cui versa la società attuale. E lo fa prendendo come esempio tre famiglie che praticamente vivono isolate l’una dall’altra. Nel contempo risultano praticamente isolati anche i componenti della stessa famiglia.
Tre piani, tuttavia, non si ferma soltanto all’analisi dei comportamenti individuali e delle relative conseguenze che sono innaturali perché entrano in contrasto con i fondamentali umani, ma offre una soluzione che si ottiene naturalmente facendo entrare in risonanza tra di loro le persone. E il film lo dimostra con quella bellissima sequenza in cui una moltitudine di coppie itineranti ballano per le vie della città al suon di musica. Suon di musica che costituisce in tal modo una specie di piano oscillante che fa entrare tutti in risonanza, che, cioè, fa aprire gli occhi a tutti, i quali così vedono la stessa cosa o provano la stessa cosa, in tal caso l’allegria e lo stare bene insieme. Si determina ciò che viene chiamato olismo dinamico che induce alla coerenza dei comportamenti. C’è, infatti, un paradigma scientifico, quello quantistico, secondo cui non esiste nessun corpo al mondo che sia isolabile. Gli avvenimenti che accadono al mondo sono collegati tra di loro. Ogni corpo, infatti, ha l’horror quietis, contrariamente all’horror vacui, perché la natura e ogni corpo che le appartiene non possono stare fermi.
Tre piani è stato presentato in Concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2021, dove ha ricevuto11 minuti di ovazione.
Filmografia
Io sono un autarchico (1976), Ecce bombo (1978), Sogni d’oro (1981), Bianca (1984), La messa è finita (1985), Palombella rossa (1989), Caro diario (1993), Aprile (1988), La stanza del figlio (2001), Il caimano (2006), Habemus papam (2011), Mia madre (2015).
Francesco Giuliano
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